Di Eleonora Boggio
Siamo cresciute con la consapevolezza che i sogni siano desideri. Con la certezza che una scarpetta di cristallo, calzata al momento giusto, avrebbe portato una svolta risolutiva. Ci siamo consolate, ascoltando “il cerchio della vita” mostrarci come le sofferenze più profonde sarebbero state appiglio per risorgere fenici, all’alba di un nuovo giorno. Ci siamo emozionate, al bacio metafora del risveglio dopo il torpore, comprendendo che tutto ricomincia, nonostante tutto. Siamo cresciute, tra le pagine illustrate di favole e di fiabe, apprendendo attraverso figure retoriche, come metafore o iperbole, che la vita è solo quattro passi nel tempo e che i giorni possono essere come macigni sul domani. Ma c’è un genio, il deus ex machina di una fabbrica creativa, che è stato in grado di tradurre i racconti in immagini. A Walt Disney e al talento innegabile dei suoi storyteller è dedicata la mostra Disney, l’arte del raccontare storie senza tempo al MUDEC di Milano. Pioniere nell’arte dell’animazione, visionario nell’approccio creativo allo storytelling, innovatore nel creare film entrati di diritto nell’immaginario collettivo del ventesimo secolo: da Pinocchio a Fantasia. Da Cenerentola a Robin Hood. Ma quali sono i prodromi di una storia di successo?
La mostra illustra al pubblico il processo creativo che ha consentito di raccontare a generazioni di spettatori, storie senza tempo riuscendo a incantare adulti e bambini. Un’arte dietro alla quale, come spesso accade, si svolge un lavoro di ricerca creativa che dura anni.
Il percorso racconta i capolavori di Walt Disney riconducendo le storie, che tutti noi siamo abituati a conoscere nella versione disneyana, alle antiche matrici di tradizione epica: sono i miti, le leggende medievali e il folklore, le favole e le fiabe che costituiscono da secoli il patrimonio archetipico narrativo delle diverse culture del mondo, una vera e propria commistione tra i diversi continenti. Queste sono anche le sezioni tematiche della mostra in cui trovano collocazione le storie più famose da cui sono stati tratti i film Disney.
La mostra consente anche una interpretazione personale e sperimentale della grande e creativa arte dello storytelling. Il visitatore viene incoraggiato a diventare egli stesso un narratore e potrà percorrere le sale non solo come spettatore passivo di contenuti, ma come attore protagonista degli stessi. L’obiettivo è infatti quello di costruire il proprio racconto, che si comporrà in un piccolo ‘libretto’ da portare con sé a casa. Attraverso postazioni interattive e un allestimento che evoca gli scenari dei grandi capolavori dell’animazione Disney, sarà lo stesso percorso di visita a fornire i ferri del mestiere di ogni storyteller.
Mentre il valore simbolico delle storie nei decenni è rimasto intatto, sono le tecniche di produzione a essersi evolute. La mostra racconta al pubblico come nasce un capolavoro di animazione, il ‘dietro le quinte’ di alcuni dei più grandi film d’animazione di tutti i tempi firmati Disney, entrando nel vivo dello studio e del processo artistico.
Perchè, “i sogni son desideri”, si sa, ma serve sempre il talento giusto per trasformarli in realtà.
Walt Disney: l’arte di raccontare storie senza tempo
Mudec – Museo delle Culture
via Tortona 56, Milano
Fino al 13 Febbraio