Concetto relativo, il tempo. Un movimento costante dettato da passaggi definiti ma, se non è dato sapere cosa includa e precluda il domani, vi sono alcune certezze. Capisaldi imperituri che, con ciclica scansione, offrono panorami rassicuranti nel corso dell’anno. Succede a Natale, in particolare. Ma, se la festa comincia ad anticipare il suo arrivo attraverso le scansie piene di prodotti inneggianti la stagione che veste di buoni sentimenti gli animi collettivi, esistono angoli di mondo dove il Natale alberga con continuità. Accade a Govone, nei dolci crinali del Roero, terra di nocciole e di tartufi, dai trascorsi sabaudi e dai sapori incisivi dove ha sede storica “Il magico paese di Natale”, aperto fino al 19 dicembre.
La kermesse che coinvolge teatro, musical, incontri e cooking show dura da quindici anni ma la differenza sta nell’espansione progressiva avuta negli ultimi tempi. Se l’epicentro resta il piccolo paese di Govone, i mercatini si sono ampliati su Asti e sui comuni limitrofi.
Govone è un paese che, nello splendore di un passato reale, rivive la bellezza dei suoi fasti regalando sprazzi di festa in chi sia avvicinerà nel mese di Dicembre. Assaporando un’esperienza immersiva, dove i bambini entreranno a contatto con una realtà magica. Un musical li avvicinerà alla figura di Babbo Natale, mentre l’animazione della Regina Antea che coadiuverà la scuola degli elfi consentirà ai più piccoli di imparare, tra gli alberi dello splendido giardino del castello, i segreti per diventare dei perfetti “aiutanti di Babbo Natale”. Se i mercatini speziati di cannella consentiranno di trovare il regalo perfetto scaldandosi con un vin brulè, gli adulti potranno trovare una vasta offerta per trascorrere il tempo in modo istruttivo.
Natale in casa Savoia
Nel castello reale che affaccia dalla cima della collina, abbracciando a volo d’angelo i crinali lambiti dai vitigni, si possono ripercorrere le celebrazioni natalizie ai tempi del Duca di Savoia Carlo Felice e della consorte Maria Cristina di Borbone. Le sale del castello offrono al visitatore un viaggio nel tempo. Tra quelle mura, Carolina Invernizio compose i suoi romanzi d’appendice mentre, nella sala da te dalle importanti tappezzerie cinesi, non è difficile immaginare nobildonne intente a raccontarsi i fatti dell’epoca. All’accoglienza manichini in vimini progettati da De Chirico, su una tavola agghindata da festa tra fagiani e pane appena sfornato fino all’albero decorato con splendidi addobbi dalle cifre nobiliari. La rievocazione delle tradizioni e dei piatti delle feste dell’epoca e lo svelamento di un segreto: pare sia stata la Regina Margherita a importare in Italia la tradizione dell’albero di Natale decorato come lo conosciamo oggi. Un percorso espositivo consentirà di avvicinarsi alle abitudini e ai costumi delle Dame strizzando l’occhio a temi più intimi quali la cavalleria e le tradizioni militari.
Scendendo oltre il castello, nella cappella Reale di Re Carlo Felice di Savoia, è stata allestita una mostra di presepi, un’epifania di bambinelli, con opere provenienti dalla tradizione tipica napoletana. Oltre duecento pezzi, costituiscono un piccolo tesoro, esaltati dai dipinti dell’Antica Chiesa della Confraternita e valorizzati da un percorso illuminato sapientemente. Più di duecento reperti originali e piccoli tesori saranno esaltati dalla splendida cornice dei dipinti della Chiesa consacrata dello Spirito Santo, antica chiesa della Confraternita dei Battuti Bianchi, poi divenuta Cappella Reale di Casa Savoia. Tra effetti scenografici e teatrali, curiosità, allestimenti multimaterici, e splendide sculture dei cori lignei, sotto la vigile benedizione della Madonna raffigurata nella Pala d’Altare appena restaurata, tutta la suggestione delle feste.
Sapori delle Langhe
Le Langhe profumano, specie in autunno, dove la nocciola, tonda e gentile, diventa materia prima per dolci memorabili. Per il tartufo, essenza pregiata bandita all’asta e ingrediente prezioso, scrigno e segreto tra le radici dei tigli locali. Per non parlare del vino. Vitigni con uve diverse producono ambrosia, Nebbioli, Baroli, Barbareschi, Barbera e Arneis, irrorano le tavole accompagnando i sapori robusti. Peperoni con bagna cauda, il bagnet perfetto per accompagnare i bolliti e ancora cipolle ripiene e formaggi gustosi. Assaggi gourmand sono offerti dallo chef Diego Bongiovanni, che trasforma le ricette natalizie in show cooking, attualizzando la classicità dei sapori locali. Mentre Walter Ferretto, la cui stella Michelin brilla su “Il cascinale nuovo”, regala un pranzo gourmet a base della Blonde d’Aquitaine, la rinomata razza bovina da carne di origine francese ma allevata storicamente in Italia dagli anni cinquanta.
All’alba (di Natale) vincerò
Sapori, luoghi, storia nella cornice di un paese che già di suo sembra uscito da una favola quelli di Govone. Sarà per questo che Il Magico Paese di Natale, ha guadagnato la top ten dell’European Best Destination, davanti a realtà ben più consolidate come Mosca, Bruges o Manchester? “È una grandissima soddisfazione”, afferma Pier Paolo Guelfo, organizzatore dell’evento, che con un cappello rosso non stonerebbe nel mondo degli elfi. D’altronde da Guelfo a Elfo, è un attimo. O forse solo un momento di magia.