Sintra sorge a 25 km da Lisbona, è un luogo fiabesco, un connubio perfetto tra uomo e natura, tanto da essere stata classificata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Circondata da foreste, è ricca di castelli favolosi, panorama mozzafiato e palazzi stravaganti, si ha la sensazione di essere in un luogo lontano nel tempo dove eleganza e sfarzosità, modernità e antichità convivono armoniosamente. Per la sua solennità, molti poeti dell’ottocento la definirono come “il posto più bello del Portogallo”.
Palàcio Nacional De Sintra
È un palazzo reale, diventato il simbolo della città. La prima notizia dell’esistenza del castello risale al geografo arabo Al Bakri del XI secolo, in seguito si ha notizia che il re Giovanni I ne ha fatto dono al conte di Seia, per poi tornare in possesso della casa reale. E’ un vero e proprio museo dell’azulejo, meravigliose piastrelle di ceramica non molto spesse, con la superficie decorata che caratterizzano tutto il Portogallo. Si suppone che nella cappella all’interno del palazzo, ci sia l’azulejo più antico esistente in Portogallo, infatti, quando fu ricostruito nel 1489, furono avviati i lavori per alleggerire la massa dell’edificio e arricchirne la decorazione interna. L’arredamento interno del palazzo ha un valore inestimabile che unisce diversi stili architettonici come il gotico, il medioevale, il rinascimentale ed il romantico e il gusto dei re che vi abitarono. Sebbene siano un ambiente di servizio, le cucine, sono la parte più particolare del palazzo grazie ai due grandi comignoli conici, alti 33 metri sono diventati il simbolo della città. Negli ultimi anni della monarchia il palazzo fu la residenza estiva della regina madre Maria Pia, ultima reale a vivere a Sintra. Il Palàcio Nacional De Sintra apparentemente è un insieme di edifici separati che, però, fanno parte di un unico complesso collegato da scale, cortili e gallerie, è una delle residenze reali meglio conservate in Portogallo, dal 1995 l’Unesco lo ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità.
Palàcio de Regaleira
Uno dei luoghi più enigmatici di Sintra, è una bizzarra tenuta che si estende per quattro ettari ed ha al suo interno, labirinti, statue, grotte e laghetti. Non è un edificio molto antico, fu edificato tra il 1901 e il 1910 per volere dell’imprenditore Augusto Carvalho Monteiro, su progetto dell’architetto italiano Luigi Manini. Ciò che attrae i visitatori sono sicuramente i due pozzi a spirale che spuntano dal sottosuolo. Inizialmente, per la loro struttura, si può pensare che siano stati costruiti per raccogliere l’acqua piovana, in realtà qui si svolgevano riti iniziatici segreti, probabilmente di origine massonica. Il Pozzo Iniziatico è costituito da una scala a nove piani dalla quale si scende fino a 30 metri di profondità, il numero 9 richiamerebbe i gironi della Divina Commedia Dantesca, e sul fondo è visibile la Croce dei Templari, simbolo legato al leggendario ordine segreto dei Rosacroce. Il Pozzo Incompiuto, come suggerisce il nome, non fu mai completato. E’ costituito da una scala di fitti gradini, il numero dei quali richiama i principi massonici, la scala, attraverso le gallerie, funge da collegamento tra i due pozzi. Oggi il palazzo è di proprietà del comune di Sintra ed è sede della Fondazione Cultursintra, come tutto il centro storico di Sintra è Patrimonio dell’Unesco. Questo è sicuramente un luogo magico che merita di essere visto.
Palàcio da Pena
E’ arroccato nel punto più alto della collina dove un tempo sorgeva un antico convento. Il Re Ferdinando di Savoia, sposo della regina Maria II del Portogallo, durante un’escursione si imbatté nelle rovine del monastero, all’interno delle quali sopravvisse intatta solo una cappella con 15 nicchie raffiguranti le scene della vita di Cristo. Il Re si innamorò del sito e la regina decise di acquisirlo come regalo di nozze per il marito, da amante dell’arte, Ferdinando II affidò il restauro all’architetto Ludwig Von Eschwege, il quale ebbe l’incarico di ergere un castello che avesse le sembianze di un’opera lirica. L’eccentrico palazzo è un coloratissimo castello fiabesco, circondato da 200 ettari di foreste ricche di sentieri segreti. L’esterno è un armonico connubio di stili architettonici, dal gotico al barocco, dal rinascimentale allo stile arabo, l’interno è tutt’ora arredato secondo il gusto dei re che lo abitarono. Dalle guglie e dalle terrazze si può ammirare un panorama mozzafiato che si estende fino all’oceano. Durante la rivoluzione del 1910 la famiglia reale abbandonò il Palazzo che cadde in rovina, il sito fu restaurato nel XX° secolo. Oggi è Patrimonio dell’Unesco ed è considerato una delle sette meraviglie del Portogallo.