Sarà un’estate diversa, questa. Di distanze ravvicinate e di un pianeta che tornerà ad avere la valenza perduta e il rispetto dovuto. Si era dato tutto per scontato e la terra ha reagito. A modo suo, stendendo una pandemia come un velo sugli occhi ma aprendoli alle bellezze che abbiamo a portata di mano. Perchè ciò che si ignora scientemente, ciò che sfugge per una forma di esterofilia, in realtà è più affascinante di quanto si creda. Desenzano, città di lago vegliata dal Monte Baldo, apre le braccia ai Lombardi, con la proposta #EstateinLombardia, offrendo oltre ad un ampio ventaglio di possibilità e di vantaggi una via di fuga per un paradiso a due passi dalla metropoli meneghina. Poco più di un’ora separa il centro di Milano da Desenzano, una delle perle del lago di Garda. Punto di partenza perfetto per escursioni di ogni tipo per la bellezza eterogenea del territorio, grazie all’acqua del suo lago, alle campagne e ai vigneti dell’entroterra e al verde dei parchi che formano una sorta di unicum ambientale capace di mettere a proprio agio sia i turisti che i residenti, in tutti i periodi dell’anno. Restando in città piace perdersi, con un percorso che si snoda lungo un’arteria principale, tra piazze e ponti fino a Piazza Malvezzi, fulcro del centro storico. Piazza Matteotti e piazza Cappelletti sono invece collegate tra loro dal ponte della Veneziana che affaccia direttamente su uno dei luoghi più fotografati di Desenzano; lo storico Porto Vecchio. Poco distante si erge il grande Faro risalente al 1887 a seguito della parificazione dei porti marittimi, che domina il lago proprio di fronte a piazza Cappelletti.
Una storia lunga millenni
La storia è un’altra sfumatura della bellezza che questo luogo sa offrire. Le origini del comune di Desenzano sono antichissime, alcuni scavi condotti sul finire dell’Ottocento hanno infatti riportato alla luce diversi insediamenti palafitticoli risalenti all’età del Bronzo, architetture primitive così importanti tanto da essere incluse, a partire dal 2011, nel patrimonio mondiale dell’umanità, secondo l’Unesco. A tal proposito, presso la località del Lavagnone, è presente un importante sito palafitticolo facente parte della serie di palafitte preistoriche dell’arco alpino e visitabile dai turisti. Il sito palafitticolo è inoltre legato a doppio filo con il Museo Civico Archeologico “G. Rambotti” grazie alla recente realizzazione di un ambiente immersivo nella sala oggi dedicata all’aratro più antico del mondo, ritrovato proprio al Lavagnone. Il museo Rambotti ricopre un ruolo importante all’interno del Comune, di custode delle radici desenzanesi, in quanto è situato nell’ex monastero cinquecentesco dei frati Carmelitani, e contiene al suo interno ritrovamenti e utensili appartenuti alle antiche popolazioni preistoriche vissute in questa zona. Ma la storia non prescinde dal medioevo e dal castello medievale che caratterizza l’aspetto della città di Desenzano sia che la si veda comparire provenendo dall’entroterra, sia che la si guardi dal porto o, lontana, dal lago. Il Castello, che ebbe origine nell’Alto Medioevo e probabilmente sorse sulle fondamenta di un castrum romano nel IV secolo, fu ampliato nella parte sud, ma non divenne mai una fortezza militare, anche se l’ingrandimento fu fatto per ospitare una guarnigione. Continuò ad assolvere soprattutto la funzione di rifugio per la popolazione, nella torre del Castello di Desenzano. Ancora oggi, insieme al suo ricetto, merita una visita che regala al visitatore paesaggi di stupore.
Fughe fuori porta
Ma Desenzano non è solo un luogo per sostare ma anche per partire, alla scoperta dei sapori lungo una strada di vitigni, quelli del Lugana, dai sapori fruttati. I vigneti e i morbidi declivi dell’entroterra sono la cornice ideale per piacevoli degustazioni in cantine locali oppure per toccare i frantoi dove assaporare la bontà dell’olio extra vergine di oliva gardesano. Il monte Baldo veglia sul lago ed è raggiungibile in un’ora, passando così rapidamente dalla flora mediterranea a quella alpina. Gli amanti dello sport potranno scegliere il wind-surf, il volo libero, lo sci. Senza dimenticare la bicicletta o la mountain bike con le fantastiche piste ciclabili che aspettano solo di essere percorse, facendovi macinare decine di chilometri.
Alimento principe della cucina gardesana è il pesce: il lago, pulito e pescoso, offre trote, anguille, coregone, luccio, pesce persico, il raro e prezioso carpione e, prima della stagione estiva, sardine e alborelle. Di qualità sono i formaggi, freschi o stagionati: oltre al Grana Padano e al Provolone Valpadana, entrambi DOP, troviamo il formaggio Garda e le squisite formaggelle della Valtenesi. Non mancano i salumi nostrani, tra cui spiccano la coppa stagionata nel Garda Classico Rosso, la soppressa bresciana e il salame col filetto. Non solo il vino e i vigneti dunque, ma anche il cibo costituisce una parte integrante della storia e della “costruzione” del paesaggio. La caratteristica dei ristoranti e delle aziende agrituristiche del territorio punta a promuovere e salvaguardare la tipicità gastronomica gardesana, nell’utilizzo di materie prime tradizionali e nel corretto abbinamento ai vini.
Estate in Lombardia
Ma se sedici giornalisti, di estrazione e testate differenti si sono trovati a Desenzano è per merito di un’idea di rilancio nata durante il difficile lockdown: ovvero, rilanciare i propri territori sul mercato locale. Per questo è nato il progetto che abbiamo battezzato “E… state in Lombardia”, e che scherzosamente nei giorni della preparazione era stato ribattezzato “la piccola vendetta lombarda”, alludendo al racconto mensile del “Cuore” di Edmondo De Amicis.
Si tratta di un progetto doppiamente solidale: rivolto agli abitanti di altre zone della Lombardia che per svariate ragioni, anche economiche, quest’anno rinunceranno a trascorrere vacanze estive in luoghi lontani da casa (nall’estero, ma anche nel centro-sud dell’Italia e nelle isole) e che mira a incentivare le presenze nelle strutture ricettive della città. Per incentivare l’affluenza dei cittadini lombardi che quest’anno sceglieranno di trascorrere qualche giorno di vacanza a Desenzano saranno offerti, oltre alla consueta accoglienza locale, trattamenti di favore proprio in virtù della loro provenienza dalla Lombardia. Gli sconti saranno applicati in percentuali diverse a seconda della struttura ospitante; l’offerta turistica desenzanese è molto eterogenea, perché comprende hotel, case vacanza, agriturismi, camping e altro ancora.
L’assessore al Turismo Francesca Cerini si dichiara, “Soddisfatta che questo progetto solidale e turistico abbia già raccolto le adesioni delle categorie rappresentanti dell’imposta di soggiorno. Vuol dire che siamo tutti disposti a tendere una mano ai cittadini lombardi, per tanti motivi. E’ un momento storico in cui molti ci stanno chiudendo le porte o comunque guardano alla Lombardia con diffidenza: la nostra invece è una proposta che non è esclusiva, ma che mira a far riscoprire ai lombardi stessi i luoghi più belli della loro Regione. Chiunque, ovviamente, è il benvenuto a Desenzano e sempre lo sarà, a prescindere dalla provenienza. Una nuova esperienza per i turisti, a prezzi contenuti, e un’opportunità di rilancio per il turismo gardesano in una stagione che sarà comunque difficile per tutti”.
E allora, E…state in Lombardia. Perchè il bello è a portata di mano e il meglio deve ancora arrivare.