Nel 2020, l’arco temporale in cui tutti gli eventi a esso collegati prenderanno corpo andrà dal 20 febbraio al 1° marzo, giornata clou caratterizzata dalla coloratissima parata conclusiva. E partecipare al Carnevale di Lemesos può essere una divertente occasione di viaggio! Anche per godersi il sole cipriota che già in questo periodo offre grande soddisfazione a chi vuole un po’ uscire dalla morsa del gelo e del grigiore dell’inverno. Per 11 giorni la città diventa una sorte di grande laboratorio di divertimento diffuso vissuto collettivamente, con momenti di festa spontanei e organizzati, canto, parate, riti gastronomici. Si tira tardi la sera, facendo spesso le ore piccole, ma la speciale atmosfera che pervade ogni quartiere non fa sentire la stanchezza e tutte le attività lavorative proseguono regolarmente.
Per comprendere meglio l’unicità dell’evento, vale la pena mettere a fuoco qualche dato storico e qualche dettaglio. Il Carnevale di Lemesos è forse l’evento di origine pagana più popolare di Cipro. Storicamente, la tradizione degli Apokries – stagione delle feste di Carnevale – era presente in tutta l’isola, tuttavia, con il passare del tempo, i festeggiamenti di Lemesos sono diventati così rilevanti e sentiti da costituire un elemento rappresentativo dello spirito identitario cittadino. Oltre a essere una tradizione locale, l’evento incarna, infatti, anche una tradizione famigliare, tramandata da una generazione all’altra con grande entusiasmo.
Tra gli elementi più importanti figurano la gastronomia, con conviviale consumo di carne e vino, la satira, la danza e il canto (in particolare le serenate), nonché l’importanza attribuita, come in ogni Carnevale che si rispetti, ai costumi e alle maschere. L’apertura ufficiale è segnata dal “Tsiknopempti” o giovedì grasso (dieci giorni prima dell’inizio Quaresima), data in cui ci si dà appuntamento in vari punti del centro per far rivivere le usanze della tradizione, come, per esempio, lo “tsiknomata” (differenti tipi di carne alla brace), le serenate e le feste improvvisate.
La prima parte del festival prevede l’entrata del Re Carnevale (potrebbe essere, tuttavia, anche una regina) alla guida di una parata lungo le vie della città decorate per l’occasione, seguita da una grande competizione in costume dei bambini che si tiene allo stadio Tsirion. La prima settimana coincide anche con la settimana della carne (Kreatini), ultima settimana in cui si può mangiare carne prima di Pasqua. Nella seconda settimana, chiamata settimana del formaggio (Tyrini), vengono consumati prevalentemente latticini. L’ultimo giorno va in scena la sfilata del Gran Carnevale che si svolge lungo Makariou III Avenue: persone provenienti da tutte le parti dell’isola si riuniscono per guardare i carri allegorici e i gruppi mascherati, guidati dal re del Carnevale. Nel corso di tutto il periodo, in differenti locali e hotel della città, è possibile prendere parte a feste e balli in maschera.
Le maschere più antiche e tradizionali sono le “pellomaskes” (pazze), mascherate improvvisate che mirano, da un lato, a nascondere la vera identità delle persone travestite e, dall’altro, a provocare ilarità. Un ruolo importante nella creazione dell’atmosfera tradizionale è svolto dai gruppi di cantanti dediti alle serenate, tradizionalmente eseguite da cori maschili, accompagnati da mandolino e chitarra. Costituiscono il vero “suono della città” e gli abitanti di Lemesos le considerano parte della loro identità culturale. Questo tipo di musica si è sviluppato intorno alla metà del XIX secolo ed è stato influenzato sia dalle serenate definite ioniche sia da quelle ateniesi, che hanno tratti italiani e più occidentali.
In base al programma annuale del Carnevale, i cantori di serenate prendono parte alle feste che si svolgono verso mezzogiorno del giovedì grasso. La loro presenza è anche una costante della grande parata che si tiene l’ultima domenica. Occasione ideale per sentirli all’opera, però, è la loro notte, ovvero l’ultimo sabato del periodo di festa, momento in cui varie bande musicali marciano dal municipio a Piazza Diikitiriou, dove prende vita una festa spontanea e le persone si uniscono ai cantori per ballare e cantare.
Il giorno successivo alla fine del Carnevale a Cipro è anche chiamato “Lunedì verde” o “Lunedì pulito”, Kathari Deftera, in greco. Dà il via alla stagione della Quaresima nelle Chiese ortodosse orientali, che corrisponde alla Quaresima del Cattolicesimo, sebbene la durata dei periodi sia calcolata in modi diversi. Questa festività si chiama “Lunedì pulito” perché i cristiani dovrebbero iniziare la stagione santa con “cuori puliti e traboccanti di buone intenzioni”. Poiché è anche considerato l’inizio della primavera, è tradizione celebrarlo con momenti all’aperto e picnic e non solo con digiuno e preghiera. Gli alimenti tipici includono olive, polpi, gamberi… Oltre ai picnic, tra le attività più popolari c’è il volo degli aquiloni, simbolico dello spirito che si innalza in cielo.