“Barcellona è molto di più”. È questo lo slogan della città catalana, che si è presentata a giornalisti e agenti di viaggio per proporre la destinazione come punto di partenza per andare a scoprire i dintorni, tra regioni vinicole, borghi, cultura, luoghi d’interesse dislocati a breve distanza. Destinazione apprezzata dal mercato italiano, quarto in termini di arrivi: nel 2016 sono stati 400mila i connazionali a Barcellona, 200mila nelle aree limitrofe. Numeri che cresceranno in vista del 2018, quando in Catalogna si celebrerà l’Anno della Cultura e s’investirà anche in prodotti come il Cammino di Sant’Ignazio e borghi medievali come Vic.
La capitale catalana è anche tutto quel che c’è intorno ai confini metropolitani. A partire dai 100 chilometri di litorale da cui spicca lo skyline cittadino, monumento alla contemporaneità con edifici come la Torre Agbar di Jean Nouvel, un grattacielo in acciaio e cristallo alto 144 m, concepito dall’architetto francese come una grande massa fluida. Oltre alle importanti opere in città, inoltre, anche uscendo da Barcellona il Modernismo regala sensazioni uniche per esempio nella Colònia Güell a Santa Coloma de Cervelló. A circa trenta minuti dalla città, è tra le opere meno conosciute di Gaudí, ma grande espressione dell’immaginazione dell’architetto, che vi sperimentò nuove tecniche che avrebbe poi applicato alla Sagrada Família, il suo capolavoro. E se in città si trovano musei di grande importanza come la Fondazione Mirò, Patrimonio Culturale universale, anche fuori ce ne sono che meritano una visita, come il Museo della Scienza e della Tecnica della Catalogna, a Terrassa. Barcellona e i suoi dintorni sono anche una destinazione enoturistica, con l’ampia area che vanta grandi produttori di cava. Pregevoli etichette da abbinare alla semplice e saporita comida locale, che in città diventa espressione di 35 ristoranti stellati Michelin.
Insomma non resta che partire con destinazione la bella catalana. Ma non solo: perchè Barcellona è questo ma è anche molto di più