Barcellona non manca mai di stupire. Ha riaperto lo scorso novembre dopo un lungo restauro Casa Vicens, la prima opera importante di Gaudì, patrimonio dell’Umanità UNESCO, progettata nel 1883. Adesso la casa-museo, situata nel centrale quartiere di Gràcia, è visitabile dal pubblico e si unisce agli altri capolavori di Gaudì amati dai turisti: Casa Battlò, Casa Milà detta “la Pedrera”, Parc Güell e la cattedrale della Sagrada Familia. Pasqua è un’occasione perfetta per un breve viaggio a Barcellona per ammirare la novità, gustare le prelibatezze tradizionali e seguire le suggestive processioni della Semana Santa. Il soggiorno ideale è all’Hotel Duquesa de Cardona, situato in posizione privilegiata sul Lungomare, che in un guscio storico ospita interni di stile contemporaneo.
Casa Vicens è un altro magnifico esempio di architettura modernista, che unisce elementi gotici ad uno stile mediterraneo con qualche influenza arabeggiante. Gaudì cercava “un Gotico pieno di luce, che facesse uso del colore; un Gotico per metà marittimo, per metà continentale”. La natura ispira le decorazioni: foglie di palma per le ringhiere di ferro, fiori per gli azulejos (le tipiche piastrelle smaltate e decorate), sempre il tema della natura per le pitture murali.
La Semana Santa, cioè la Settimana Santa spagnola, che inizia con la Domenica delle Palme e termina il SabatoSanto, è rinomata in tutto il mondo per il suo fervore mistico e la partecipazione della popolazione alle cerimonie religiose e alle processioni. Sono processioni diverse dalle nostre, molto suggestive, con penitenti incappucciati e spettacolari carri che portano effigi raffiguranti la crocifissione e la resurrezione di Gesù.
Se amate il salato, non dovete mancare un piatto tipico rurale: i calçots. Si tratta di una varietà locale di cipolle fresche cotte sulla brace. Si sbucciano e si mangiano con le mani, accompagnati da una saporita salsa romesco a base di pomodori, peperoni arrostiti, pane raffermo, aglio e frutta secca. Non vi meravigliate se vi forniranno anche un grande tovagliolo o un grembiule: è molto probabile macchiarsi!
In questo periodo molti sono i dolci della tradizione, come le torrijas, fette di pane bagnate nel latte, lo zucchero e le uova e quindi fritte nell’olio ed irrorate con vino, sciroppo o liquore, o i flores de Semana Santa, dolci fritti e croccanti a forma di fiori. Ma le più popolari sono le monas de Pascua. La sua versione più antica e più semplice è una ciambella di pasta di pane su cui si collocano delle uova sode. Oggi i pasticceri scatenano la loro fantasia in una varietà di versioni sempre più bizzarre, ciambelle dolci farcite di marmellata, ricoperte di cioccolato e glassa, adorne di uova e figure di cioccolato, disegni di personaggi celebri e piume. L’usanza è comprarle il Lunedì di Pasqua e regalarle ai bambini, ma saranno un originale souvenir da riportare a casa!
Barcellona inoltre ha una lunga tradizione di produzione di cioccolato, tanto è vero che ha anche un Museo dedicato, ospitato in un duecentesco ex convento nel quartiere del Born: il Museu de la Xocolata, un ottimo indirizzo per una visita durante il periodo pasquale, soprattutto considerando che per rimanere in tema il biglietto è costituito in realtà da una tavoletta di cioccolata! Il Museo ne racconta la storia, ne spiega i procedimenti di produzione ed espone i macchinari e anche un gran numero di sculture in cioccolato, tra cui una riproduzione della Pietà Vaticana, Asterix, Don Chisciotte, il carro di Ben Hur fino ad arrivare alla fontana a forma di salamandra del Parco Güell. Il bar e lo shop alla fine del tour sono una buona opportunità per gustare una tazza di cioccolata o acquistare dei souvenir.