L’amore del popolo brasiliano nei confronti dello sport è riconosciuto in tutto il pianeta, e questo aspetto è emerso durante la Coppa del Mondo FIFA 2014.
Un nuovo e attesissimo appuntamento è previsto nel 2016 con i Giochi Olimpici e Paralimpici di Rio de Janeiro. Si tratta di un’altra importante occasione per mostrare la grande dedizione allo sport che ha reso gli atleti brasiliani celebri a livello globale in numerose discipline: dalla Formula Uno con campioni del calibro di Ayrton Senna, ai team nazionali di pallavolo maschile e femminile che hanno collezionato numerose medaglie olimpiche e mondiali, così come le squadre di basket e i campioni del tennis, e ovviamente il calcio, o meglio il futebol, che resta la prima passione del popolo verde-oro.
Ma le origini dello sport in Brasile non hanno troppo a che vedere con il calcio moderno e hanno invece origini di grande valenza storica e culturale. Primi tra tutti la capoeira e la peteca, due sport che sono diffusissimi in tutta la nazione e che diventano inevitabilmente parte del paesaggio e dei ricordi dei turisti.
Possiamo considerare la capoeira come una delle espressioni artistiche e popolari più rappresentative del Brasile. Questo sport rappresenta un’antica lotta di liberazione espressa sotto forma di danza, ed è praticata da donne, uomini e bambini in palestre specializzate così come in coinvolgenti spettacoli in strada. La capoeira ha origini africane ed era praticata già nel XVI secolo. Gli schiavi deportati dai colonizzatori portoghesi la portarono a Bahia, così come tutte le loro tradizioni, la cultura e la musica. Il suono del “Berimbau” tiene ancora oggi il ritmo della capoeira. I braccianti di origine africana, al termine della giornata di lavoro si riunivano con canti e balli rituali: la capoeira rappresentava una forma di autodifesa e lotta, mascherata in una danza. Nonostante la culla di questo sport possa, quindi, essere considerata a tutti gli effetti Salvador de Bahia, dove nel 1932 venne fondata tra l’altro la prima Accademia di Capoeira del Mondo, ad oggi la capoeira si identifica in maniera inscindibile con tutta la cultura brasiliana, tanto che nel 2006 è diventata Patrimonio immateriale dell’Unesco.
La peteca, al contrario della capoeira, è nata dall’inventiva dei popoli nativi del Brasile, molto prima dell’arrivo dei portoghesi. Questo sport era ritenuto ‘il gioco degli dei’ ed era praticato dagli indios in occasione delle feste e delle celebrazioni.