Una delle località più scenografiche d’Egitto è scenario di un fenomeno suggestivo tra scienza e magia. Da sempre i popoli antichi costruiscono creando corrispondenze fra l’allineamento di edifici sacri e la disposizione di costellazioni e pianeti, testimoniando la consapevolezza del legame fra fenomeni celesti e terrestri, in particolare della forte influenza del sole sulle vicende del mondo. Uno degli esempi più incredibili di questo legame fra architettura e astrologia è ad Abu Simbel, località dell’alto Egitto, dove da migliaia di anni due volte l’anno avviene quello che è definito il “miracolo del sole”: dalla piccola porta incastonata tra le colossali statue i raggi di luce penetrano nell’oscurità del tempio illuminando l’effige del faraone.
Abu Simbel è un complesso archeologico fatto costruire da Ramses II nel XIII secolo a.C, scoperto nel 1813 dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt (però il primo ad entrarvi fu l’italiano Giovanni Battista Belzoni nel 1817). È stato riconosciuto nel 1979 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, che nel 1964 aveva promosso un’operazione archeologica spostando i templi, smontandoli blocco per blocco, sulla riva del Lago Nasser dove si trovano oggi per evitare che venissero sommersi dalle acque del Nilo in seguito alla realizzazione della diga di Assuan.
Il complesso di Abu Simbel è composto da due templi scavati nella roccia: il più grande dedicato a Ramses II, il secondo, più piccolo, a sua moglie Nefertari. Grazie all’orientamento del tempio, i raggi del sole entrano due volte l’anno nel santuario del tempio di Ramses, andando a colpire un punto preciso per ben 20 minuti: il volto della statua del faraone. Questo fenomeno si verifica il 22 febbraio e il 22 ottobre. Secondo gli antichi egizi i raggi del sole avrebbero così ricaricato di energia la figura del faraone.
Nel corso dell’anno vengono illuminate anche altre divinità sedute nel Santuario insieme a Ramses II deificato: Amon-Ra (padre di tutti gli dei e dio del solei) e Ra (dio del sole). Volutamente rimane escluso dal fenomeno il dio delle tenebre Seth.
La storia dice che il 22 Febbraio fosse il giorno in cui nacque il Faraone Ramses (in questa data aveva infatti inizio l’anno civile egiziano) e il 22 Ottobre quello dell’incoronazione e che per questo furono scelte queste date come importanti nella vita del Regno. Archeologi invece sostengono che il 22 Ottobre fosse la data della fine della piena del Nilo e il 22 Febbraio la data della raccolta.