Sacsayhuaman e Qenko: flussi energetici
Vista dall’alto ha la forma seghettata. La cittadella, dalle tre torri aggettanti era infatti dedicata al dio dei fulmini: sinolo perfetto per ricongiungersi con l’aldilà. Per gli Inca, la morte del corpo era una metamorfosi, dalla vita passata alla vita oltre la morta. Dedicata al dio dei fulmini, fuori dalla città si trova la fortezza megalitica di Sacsayhuman, che domina i tetti rossi di Cuzco. Ancora oggi, considerato un luogo mistico di convergenza di flussi energetici, fu cornice di una sanguinosa battaglia tra i capi inca e i capi spagnoli. Juan Pizarro, fratello del conquistador amato a Lima, sferrò un attacco a sorpresa verso l’entrata principale. Gli inca si asserragliarono sulla torre più alta e piuttosto che finire nelle mani del nemico, rendendosi conto che la resa era prossima si suicidarono in massa da quella torre. Al termine della battaglia, la piana era coperta di cadaveri che divennero pasto per i condor, che ornarono lo stemma della città, in ricordo di quella terribile giornata.
Se Sacsayhuaman rappresentava gli occhi del puma di Cusco per la sua posizione elevata sulla città sottostante, Qenko era il cervello. Questo grande masso, lavorato in un complicato intrico di sedili, gradini, rilievi geometrici e disegni di puma, illustra il ruolo cruciale della lavorazione della pietra nella tradizione inca. Qenko, era un labirinto, (da questo l’etimo del nome che potrebbe essere tradotto con “zig-zag”). Nel corso di una celebrazione annuale i sacerdoti sacrificavano un cucciolo di lama e, in base alla direzione che prendeva il sangue dell’animale, si poteva intuire come sarebbe stato l’anno successivo. Se raccolti carenti, carestie e guerra avrebbero rabbuiato i mesi a venire oppure se pace e floridezza avrebbero allietato la vita degli indigeni.
Tambo Machay: le terme degli Inca
Lungo la strada che sale da Cuzco a Qenko, si trovano quelle che possono essere definite a pieno titolo, le terme degli inca. Il tempio delle acque era un luogo per la pulizia sia rituale che fisica. Posto in una gola, al riparo da occhi indiscreti, era un punto di ritrovo per i riti che comprendessero abluzioni. Le rovine sono costruite su terrazzamenti aggettanti, scolpiti all’interno delle pendici montane. Gli inca avevano creato un modello di socialismo perfetto in cui tutti lavoravano e il ricavato veniva distribuito in parti uguali. Eppure, la raffinatezza degli intarsi di questo luogo, lascia presagire che fosse esclusivamente rivolto alle classi più abbienti della società. Forse, proprio al sovrano e alla sua famiglia, considerati discendenti diretti del dio sole.
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