E’ un luogo di ritrovo degli studenti del Piemonte Orientale. Dal 2001 scissa dalla gran madre torinese, è una della sedi dell’università di lettere e filosofia da cui prima dipendeva. I suoi portici hanno ospitato esami di ermeneutica, mentre il Piccolo Studio è divenuto sede delle discussioni di laurea.
Si affaccia sulla destra della basilica omonima. Qui si sviluppava il monastero voluto dal cardinal Guala Bicchieri per i monaci vittoriani. Degli antichi locali che ancora si possono ammirare si devono soprattutto menzionare la splendida aula magna (con quattro colonne centrali che reggono i costoloni delle nove arcate della volta) e, seppur rimaneggiato, il chiostro costruito al centro dei locali del monastero.
Una ristrutturazione del chiostro è intervenuta nel corso del XVI secolo, ed ha interessato la copertura dei corridoi che originariamente dovevano presentare un tetto spiovente sorretto da capriate in legno; in tale occasione si decise di riutilizzare le colonnine dell’antico chiostro. La struttura del nuovo chiostro realizzata nel XVI secolo è quella oggi visibile: essa si connota per la presenza di archi a tutto sesto e di volte a crociera sostenute dalle originarie colonnine, disposte a gruppi di quattro che poggiano su una sola base. I capitelli sono a crochet, in coerenza con una scelta stilistica unitaria che interessa anche tutte le colonnine che decorano l’esterno della basilica. Risalgono al XVI secolo anche le cornici in cotto che sottolineano piacevolmente gli archi che si aprono sull’ampio cortile con il pozzo.
Un recente restauro ha ripristinato il portale che mette in comunicazione il chiostro con la navata sinistra della basilica. La lunetta del portale (originariamente posta all’ingresso della sala capitolare) mostra importanti rilievi duecenteschi con l’Agnus Dei attorniato dalle figure del Battista e di San Giovanni Evangelista. Di notevole interesse, a destra del portale, è un’acquasantiera con la vasca sporgente da una mensola che regge due coppie di colonnine sormontate a loro volta da un arco trilobo; al centro sopra la vasca è posto un rilievo con motivi vegetati ed una mano che regge le croce di Cristo.
Dal chiostro è suggestiva la visione del lato sinistro della basilica, con gli oculi che illuminano la navata laterale della basilica, gli archi rampanti che salgono sulla navata centrale, le cornici in tufo intagliato ed il maestoso tiburio sormontato dalla torre campanaria.