“Il culto del denaro nel Rinascimento”, questo è il tema della serata organizzata per venerdì 20 luglio dall’Associazione e ospitata come ogni anno dalla Famiglia Chiarli nella Tenuta Cialdini.
Dopo il grande successo delle Streghe di Vino e di Verso, che lo scorso 23 giugno ha visto la partecipazione per il secondo anno consecutivo di 26 aziende del vino da tutta Italia e tanto pubblico, è il momento di un’altra serata alla Tenuta Chiarli di Castelvetro, diventata ormai vero punto di riferimento per il territorio modenese dal punto di vista culturale oltre che enologico.
E’ un tema quanto mai attuale quello scelto per questa edizione dall’Associazione Dama Vivente “Il 500 a Castelvetro” dal titolo “Soldi, soldi, soldi: il culto del denaro nel Rinascimento”. L’argomento sarà approfondito con incontri, letture, monologhi e musiche grazie alla partecipazione della Dottoressa Giovanna Lazzi, Direttrice della Biblioteca Riccardiana di Firenze, di Simone Maretti, che leggerà alcuni scritti di epoca rinascimentale, di Tania Righi e Alessandro Pivetti che si esibiranno rispettivamente al violino e alla tastiera.
E al termine della serata, buffet accompagnato dai vini Cleto Chiarli, Lambrusco e Pignoletto perfetti e insostituibili per un brindisi all’estate!
L’ingresso alla serata è solo su invito al costo di 10 euro, che verranno devoluti alle zone emiliane terremotate.
Cleto Chiarli Tenute Agricole (www.chiarli.it) è il coronamento di una storia d’imprenditoria vinicola iniziata nel lontano 1860 quando, nell’anno dell’Unità d’Italia, Cleto Chiarli – trisavolo dei fratelli Anselmo e Mauro che oggi rappresentano la quarta generazione alla guida dell’azienda – avvia per primo a Modena la produzione di Lambrusco segnando il fortunato inizio di quella che è poi diventata l’attività della famiglia per il futuro a venire. Oggi la nuova azienda, con sede a Castelvetro nella Tenuta Cialdini, rappresenta sotto l’egida del capostipite un importante polo produttivo oltre ad essere luogo di ricerca, valorizzazione e promozione della migliore cultura vinicola emiliana.