L’antica città giapponese di Kyoto viene spesso apprezzata per la sua atmosfera tranquilla e pacifica, caratterizzata dai moltissimi templi e santuari, scossa, però, da un’invasione di gente festosa nel mese di luglio, in occasione del Gion Festival (Gion Matsuri), uno dei tre più importanti di tutto il Giappone insieme allo “Aoi Matsuri” e “Jidai Matsuri”.
Questo antico festival ebbe origine nel lontano 869 d.C. quando una grave pestilenza spinse l’imperatore Seiwa a ordinare una processione di palanchini di legno portati a spalla per sollecitare l’intervento divino del dio Susanoo-no-mikoto venerato nel santuario di Yasaka. Dal 970 d.C., questa processione divenne annuale e, nel corso dei secoli, i ricchi mercanti di Kyoto la resero sempre più elaborata, per mettere in mostra la loro influenza e la loro ricchezza.Una tradizione che continua ormai da secoli e che per tutto il mese di luglio anima le strade di Gion, una delle zone più antiche e più tradizionali di Kyoto, situato nella parte occidentale della città e considerato il quartiere delle geisha e dei commercianti. La cerimonia d’apertura si svolge il primo giorno del mese, mentre quella di chiusura si nell’ultimo, ma l’evento più importante di questa celebrazione è la sfilata che generalmente viene organizzata a metà luglio, chiamata “Yoiyama”. Durante la Yoiyama sfilano per le strade di Kyoto i coloratissimi “Hoko”, palanchini splendidamente decorati con stoffe e paramenti prodotti sia a Nishijin sia in altre parti del mondo. Spettacolare durante la parata è il momento dello “tsujimawashi” cioè il momento in cui i grandi carri devono girare in prossimità degli incroci. Gli uomini che trainano i carri gridano come frase di incitamento: “yoi, yoi, yoi to sei” mentre la musica tradizionale giapponese viene suonata dai musicisti seduti sopra i palanchini. Su uno di questi siede il Naginata Hogo, il cosiddetto “chigo”, un bambino con indosso una veste Shintoista e in testa una corona con una fenice dorata, scelto tra le più importanti famiglie di mercanti di Kyoto. Dopo settimane di purificazione durante le quali il bambino è tenuto lontano da tutto ciò che viene considerato contaminante (come la presenza di donne), viene portato sul carro a spalla poiché non può toccare terra. Il bambino ha il compito di tagliare una corda rituale, shimenawa, dando così ufficialmente inizio al matsuri, la festa in giapponese.