Di: Manuela Gobbo
“Viene dalla Turchia? Allora è turchese” fu l’affermazione di una ragazza francese a Serra Yilmaz, attrice conosciuta per le sue amate interpretazioni nei film di Ferzan Ozpetek (Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Saturno contro, Un giorno perfetto). Da qui nacque il titolo del libro “Una donna Turchese” di Andreina Swich e Serra Yilmaz sua compagna in questo viaggio alla scoperta della Turchia. Un viaggio letterario da intraprendere per allargare i nostri orizzonti e cominciare a conoscere questo Paese…o meglio la turchese Anatolia!
Ormai è fin troppo scontato prepararsi ad un viaggio leggendo libri d’ogni genere i quali contribuiscono ad alimentare significativamente la nostra immaginazione, permettendoci di assaporare, come in un’anteprima, le atmosfere e le sensazioni. E’ spesso ciò che accade vedendo la trasposizione cinematografica di un romanzo letto. L’attore materializza il personaggio; a volte interpretando il nostro immaginario, altre, senza alcuna corrispondenza. Kabir Bedi nel film “Il Corsaro Nero” del 1976 ha, per me, personificato perfettamente il personaggio astratto del romanzo di Salgari. Più recentemente Tom Hanks nel “Codice Da Vinci” non si adattava al ruolo di Robert Langdon, il professore di simbologia religiosa all’Università di Harvard. Qualsiasi atmosfera o situazione immaginiate sulla Turchia, un viaggio supererà le vostre aspettative. Ho trovato comunque nelle opere di Orhan Pamuk, scrittore turco e premio Nobel per la letteratura nel 2006, una testimonianza piuttosto aderente della complessa anima turca. In Turchia coesistono il mondo occidentale e quello orientale: nella società, nei costumi, nell’arte e nella spiritualità. Questo miscuglio, “caos” per alcuni, è “un ponte fra due rive”, come si definisce lo stesso Pamuk. Geograficamente riferibile a quello specifico sul Bosforo dove si affacciano l’Europa e l’Asia. Due anime in dolce alternanza, pronte a fondersi e a separarsi nuovamente, secondo alcuni diventa contraddizione ma anche irresistibile fascino per altri. Il viaggiatore dovrebbe spogliarsi della propria origine per riuscire a godere di entrambe anche se la parte orientale affascina incondizionatamente. Grazie alla sua posizione strategica, l’Anatolia è stata la culla di diverse civiltà antiche: dagli ittiti agli ottomani. L’attraversavano le grandi vie del commercio, da est a ovest e da nord a sud, tra le quali la famosa Via della Seta. Istanbul è una città magica e i suoi abitanti interpretano perfettamente il ruolo di collegamento tra due universi, in fondo, non così distanti. Gli itinerari moderni si diramano da Istanbul verso il centro del Paese, Ankara da dove si esplora la Cappadocia con il suo paesaggio surreale e gli insediamenti primitivi, per poi dirigersi verso sud per incontrare la costa turchese o verso ovest quella mediterranea rigogliosa e profumata. Un viaggio mai banale, dove la cultura e la natura poliedrica della regione ci invitano a intraprendere percorsi paralleli di conoscenza e svago vivendoli in modo semplice e naturale.